mercoledì 7 agosto 2013

Piccirì, i pomodori e il profumo dell'estate

Ero piccola, molto piccola e questo che racconto è un ricordo indiretto, fatti che mi sono stati narrati tante volte dai miei genitori. Quando ancora ero nella culla, i miei genitori frequentavano un ragazzo napoletano che viveva solo a Milano. Era un tipo cordiale e simpatico, sempre pronto allo scherzo e alla battuta.  Non so ricordare come lo avessero conosciuto e nemmeno che lavoro facesse,  so solo che molto spesso piombava a casa dei miei all'ora di pranzo o di cena.  I miei ritenevano che avesse semplicemente "voglia di famiglia".  E  come non comprenderlo: solo, a Milano, viveva in una stanza in affitto -  come spesso capitava a quei tempi - e il potersi sedere a una tavola famigliare, dove il cibo semplice era accompagnato da allegria e risate di bambini, penso che dovesse corroborarlo non poco. 

Si chiamava  Antonio e quando giungeva a casa, diceva  sempre a mia madre: "sono venuto a trovare la piccirilla". Mia madre sorrideva e lo faceva accomodare. In effetti lui si trastullava con me finché mia madre non finiva per chiedergli se gradisse fermarsi per il pranzo o la cena.  Antonio accoglieva l'invito e mentre mia madre mi dava da mangiare, spesso lui si metteva ai fornelli e preparava qualche cosa di veloce per accompagnare ciò che già bolliva in pentola. Cucinare gli piaceva e spesso  non si presentava  a mani vuote, talvolta portava frutta o verdura che prendeva da un fruttivendolo napoletano pure lui. 

Questa preparazione di pomodori è passata da allora nei piatti della mia famiglia. Io, che sono un tipo di gusti semplici, la adoro e per me ha il profumo e il sapore dell'estate.   E' una non-ricetta, una preparazione veloce  che mi piace preparare soprattutto quando   i pomodori dell'orto  sono all'apice della loro maturazione.

Niente dosi, tutto a naso e a gusto personale, usate i pomodori della qualità che preferite, ma è fondamentale che siano ben maturi.

Ungete bene un tegame con dell'olio extravergine, aggiungete un paio di spicchi di aglio (a casa mia interi perché poi li devo togliere, ma se preferite tritarli fate pure) e adagiate i pomodori tagliati a metà in orizzontale con la buccia rivolta verso il basso, salate e pepate.


  Cuocete a fuoco moderato, quando avranno cominciato a rilasciare il loro liquido, girateli delicatamente e proseguite la cottura. 


Fate restringere bene il sugo che si va formando e quindi girateli di nuovo con tanta attenzione, dato che ormai saranno completamente cotti.  Una volta pronti, aggiungente erbe aromatiche a vostro gusto e piacere: basilico e origano la fanno da padroni qui; ma ci sta benissimo anche del timo oppure un bel battuto di prezzemolo. 

Sono stati il mio pranzo di oggi  con una fresella, basilico dell'orto e origano di Pantelleria. Ho chiuso gli occhi e per un attimo mi sono sentita al sud. Una fortuna che Antonio venisse a trovare "Piccirì".


9 commenti:

  1. Una versione cotta della pur semplice bruschetta, adoro i piatti semplici ....pochi ingredienti ma di ottima qualità....anche io come te associo queste preparazioni all'estate e al profumo del mare ! Cri

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  2. Bella la non-ricetta da fare appena sono pronti i pomodori dell'orto.
    Belli anche i tuoi racconti.

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  3. Troppo buone, ragazze, troppo buone.

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  4. i pomodori cotti di cui va matto anche Forni ♥

    brava sister, bel racconto

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  5. Grazie Silvia. Un bacio a te e a Forni.

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  6. una ricetta semplice ma deliziosa... hai ragione ricorda davvero tutto il profumo e i sapori dell'estate! complimenti un abbraccio

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