Albumi, albumi e ancora
albumi. Dopo tutte le preparazioni natalizie di biscotti, panettoni,
pandori e veneziane sono sommersa dagli albumi. Ne ho congelata una
discreta quantità e un po' alla volta mi devo decidere a smaltirli.
Normalmente si pensa sempre a ricette di dolci, ma insomma adesso
facciamone un pochino a meno. E allora? Allora: stringozzi. Una
ricetta, se non sbaglio di origine umbra o comunque del centro Italia
che ho conosciuto sul forum che ho frequentato per anni, Coquinaria.
All'inizio facevo sempre un po' fatica a valutare le proporzioni, ma
poi leggendo qua e là sono arrivata alle dosi ottimali. Io li faccio
con 100% semola rimacinata di grano duro, ma si possono preparare con
un mix di farina 00 e semola rimacinata, non ho mai provato con il
100% di farina 00.
Veniamo a dunque:
Albumi e semola
rimacinata: gli albumi saranno la metà in peso rispetto alla semola.
Io metto gli ingredienti nella ciotola del mio Kenwood e una volta
raggiunto un bell'impasto omogeneo procedo anche maneggiandola un
po' a mano sulla spianatoia. Copro e faccio risposare per una bella
decina di minuti. Nel frattempo, monto l'accessorio per tirare la
pasta. Suddivido in quantità adeguate e comincio a sfogliare
passando dalla prima tacca via via fino alla tacca numero 5. A questo
punto, prendo la “chitarra” e, aiutandomi con il mattarello
ottengo gli stringozzi.
Ora, sinceramente, non so se questi passaggi
siano quelli giusti per l'ottenimento di questo tipo di pasta. Ma so
che ne ottengo una pasta che qui è estremamente gradita.
Non
disponendo della “chitarra”, si possono tagliare delle fettuccine
o tagliatelle, non esagerando però nella larghezza.
A nostro gusto, chiamano
un sugo dal gusto un po' deciso: salsiccia sola, o con funghi o anche
una bella amatriciana.
Ho anch'io degli albumi da smaltire, grazie Silvana!
RispondiEliminaVai Eva, vedrai che piaceranno.
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